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mercoledì 1 maggio 2024

Prova i capperi della Italiana Capers sud di Lipari...vedrai la differenza!


La Italiana Capers Sud srl  ha sede a Lipari, nelle splendide Isole Eolie, sin dal 1981, anno della sua costituzione. La Ditta produce, confeziona e commercializza capperi di eccellente qualità, sia convenzionali che biologici e anche certificati DOP. Il Cappero delle Isole Eolie, in considerazione delle sue peculiari caratteristiche ha infatti recentemente ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di origine protetta.
La Società propone alla clientela una vasta gamma di confezioni e di diversi calibri di capperi nonché i cucunci, (frutti del cappero) a marchio  “CAPPARIS “,  che si rivelano deliziosi e particolarmente indicati per aperitivi e raffinati antipasti.
La Italiana Capers Sud srl ha inoltre realizzato un nuovo prodotto: i “CAPPERI FRANTUMATI”, essiccati con un sistema innovativo, che conserva ed esalta la loro notevole ed inconfondibile capacità aromatica. Si tratta di un insaporitore di estrema versatilità, adatto a molti piatti grazie alla sua semplicità e praticità nell’impiego.
PROVA I NOSTRI CAPPERI, VEDRAI LA DIFFERENZA!
Indirizzo: Località Pianogreca snc  - 98055 LIPARI (ME)

Tel. 0909811202 -  www.capersud.itinfo@capersud.it

Foto - tessera e foto per tutti documenti da "I colori dell'isola" sulla XXIV Maggio a Lipari

Pescando nel nostro archivio video. Angels' Dance a Porto Salvo 2010

"Eoliani che non ci sono più" ( 8° filmato - durata 4 minuti circa)

Continuano le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....sono slide fotografiche realizzate da tempo, non è possibile aggiungere foto 1) Angelino Sardella; 2) Franco Carrà; 3) Maria Sciacchitano; 4) Pietro Saltalamacchia; 5) Olimpia Marraffa; 6) Giovanni Sarpi; 7) Mina De Salvo; 8) Emilio Ziino; 9) Bartolo Merrina e Michele La Torre; 10) Francesco Barile; 11) Pia La Greca; 12) Benito Calenda; 13) ? Cullotta; 14) ? Divola; 15) ? Martello; 16) Rosaria La Greca; 17) ? Spanò; 18) Arrigo Domenica; 19) Tanino Ruggiero; 20) Maria Natoli ved. Giardina ; 21) ?; 22) Salvatore Ziino; 23) Bartolo Cappadona; 24) Rosaria Garito e Gioacchino Mannuccia; 25) Gioacchino Mannuccia; 26) Don Pino Raffaele, Giulio China e Mariano Sparacino; 27) Raimondo Russo; 28) Salvatore Pellegrino; 29) Giovanni Narduzzo; 30) ?; 31) Filippo China e Mafalda Cutuli; 32) Giuseppe "Peppuzzu" Mandile; 33) Salvatore Di Mauro (Turi Alivu); 34) Ruccio Tauro; 35) Annunziata Profilio; 36) Salvatore La Greca; 37) ?; 38) Salvatore Lo Ricco; 39) Luciano Cannistrà; 40) Marianna Giardina; 41) Beppe Lo Cascio; 42) Felice Paino; 43) Antonino Natoli; 44) ? Beninati; 45) Giuseppina Trimboli; 46) Giuseppe Maggiore; 47) Salvatore Profilio e Neva Ambrogetti; 48) Andrea Basile, 49) Carmelo Raccuia; 50) Domenico Cincotta; 51) Angelo Luca; 52) Francesco Bonfante; 53) Giovanni Merlino; 54) Gaetano Trifoglio e Eugenio Sciacchitano

Ristorante Filippino: L’autenticità dei sapori del Mediterraneo

Situato nella panoramica Piazza del Municipio a Lipari, vicino al tipico castello neolitico che ospita il Museo Eoliano, il ristorante da Filippino è un ambiente rustico, caratteristico e d’atmosfera, interprete di rilievo dell’eccellenza del gusto eoliano.

Oggi, dopo 100 anni di storia, il Filippino è un ristorante moderno e funzionale, articolato in due sale interne e in una grande e rinnovata terrazza climatizzata.

L’arredamento, in legno massello scuro e colori tenui, è sobrio ed elegante, con mobili d’epoca e un caldo camino.

Le specialità proposte sono prevalentemente legate alla cucina di mare, regionale, con piatti a base di pesce fresco pescato quotidianamente, unitamente a materie prime dell’isola, quali le verdure e gli oli, che ne esaltano il sapore. Il ristorante dispone inoltre di un’ottima cantina vini con una selezione che include più di 100 etichette, oltre a un’ottantina di grappe. Complessivamente offre la disponibilità di 250 coperti. E l’accoglienza e l’attenzione alle esigenze di ogni cliente sono sempre di casa: oggi come ai primi del Novecento.

Il 25 aprile a Salina: Momento di conoscenza e riflessione.

Il 25 Aprile, nella ricorrenza della Festa della liberazione, l’Associazione Combattenti e Reduci “Magg. Umberto Romagnolo” sez. di Lingua ha organizzato un momento di conoscenza e riflessione guidato dal prof. Marcello Saija.
L’incontro si è tenuto nel salone parrocchiale che ospita l’associazione, grazie alla disponibilità del parroco, e vi hanno partecipato autorità civili e militari oltre a numeroso pubblico. Come da Statuto, prima di iniziare, è stato ascoltato e cantato l’Inno Nazionale. 
Dopo i saluti alle autorità, il Presidente dell’Associazione nel suo intervento si è soffermato sul valore della Libertà citando una frase della canzone “Libertà” di Giorgio Gaber : “Libertà è PARTECIPAZIONE”!  E’ importante, ha continuato, essere cittadini non deleganti; la partecipazione non sempre è gradita ed è la prima cosa che, infatti, viene impedita dalle dittature. 
Dopo la visione di un breve documentario, il socio Santino Ruggera ha fatto una breve presentazione del prof Saija, non solo della sua carriera accademica ma anche del suo legame con Salina che frequenta da quando era ragazzo. 
Il prof Saija ha presentato con chiarezza il periodo del Fascismo e la nascita del movimento di Liberazione e risposto alle domande da parte del folto pubblico. Ha, inoltre, stimolato un dibattito che ha messo in evidenza non solo l’interesse verso l’argomento ma anche il bisogno di conoscere. 
La serata si è conclusa con un interessante intervento da parte della Dott.ssa Simonetta Longo che ha trattato di “Psicologia e Politica: la mente autoritaria, minacce alla democrazia”. Ancora una volta l’Associazione Combattenti e Reduci di Lingua sta dimostrando quanto sia importante la sua presenza nel territorio e come sia non veritiera la definizione di associazione anacronistica.

Istruzione, pubblicate la graduatoria di "Non solo Mizzica": la Regione finanzia 67 istituti per la promozione della lingua siciliana

Oltre 400 mila euro alle scuole siciliane per il progetto "Non solo Mizzica - Il siciliano, la lingua di un popolo", che prevede interventi di diffusione e promozione del dialetto. Il dipartimento regionale dell'Istruzione ha approvato la graduatoria definitiva degli istituti scolastici con sede in Sicilia che otterranno i fondi.

Nello specifico, sono state ammesse al finanziamento 65 proposte curriculari ed extracurriculari di Tipo A, che riguarda le scuole di ogni ordine e grado, il cui costo massimo non doveva superare i cinquemila euro; due quelle di Tipo B, per i progetti che prevedono partenariati tra istituti superiori, con un liceo coreutico-musicale nel ruolo di istituto capofila e con un costo massimo finanziabile di 60 mila euro ciascuno. I fondi impegnati raggiungono circa 325 mila euro per gli interventi di Tipo A, e poco meno di 80 mila euro per il Tipo B, per un importo totale di poco 404 mila euro circa. Il decreto di approvazione della graduatoria dispone l'immediato pagamento dell’80 per cento della spesa complessiva, mentre il restante 20 per cento sarà liquidato all’atto della rendicontazione da parte degli istituti scolastici beneficiari.

Le attività finanziate riguarderanno, fra l’altro, studi e ricerche sui dialetti locali (anche in collaborazione con università, centri di ricerca, associazioni culturali ed esperti), alla scoperta di proverbi, poesie, detti, canti, nenie, filastrocche, "cunti", secondo i diversi codici espressivi (fonici/uditivi, visivo/gestuali). Sono previsti anche incontri e giornate studio, organizzati anche in forma aggregata tra più scuole, per l’analisi delle manifestazioni culturali tipiche della tradizione popolare siciliana (mercati, spettacoli tipici, usanze, tradizioni, riti religiosi); laboratori di diffusione della lingua siciliana; incontri con cantastorie, pupari e altri artisti; scambio intergenerazionale attraverso l’incontro fra giovani e anziani; spettacoli ed elaborati artistici; costituzione di fonti bibliografiche e archivi documentali, anche sonori; messa in rete di archivi e fonti.

Nell’ambito dell'intervento di Tipo B, in particolare, saranno promossi laboratori finalizzati alla realizzazione di composizioni, interpretazioni e rappresentazioni artistiche; eventi con artisti siciliani e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Meta finale sarà una manifestazione pubblica che coinvolgerà personaggi e artisti in veste di testimonial. Le attività potranno svolgersi anche al di fuori del periodo e dell'orario scolastico/accademico.

Il testo integrale del decreto e le graduatorie definitive sono disponibili sul sito istituzionale della Regione Siciliana a questo link.

U Marmuraru di Bartolomeo Basile, artigiano in Lipari - Via Francesco Crispi (Marina Lunga)

Lavorazione di marmi, graniti, soglie, scale, rivestimenti in pietra, pulitura bocciardatura, lavori edili e cimiteriali di ogni genere.

Artista della pietra locale con la scultura come hobby.

"La natura crea, io la modello: la mia professione ed esperienza, acquisita negli anni, tramandatami prima dal nonno e, poi, da mio padre, si vede in ogni lavoro che eseguo usando mani, testa, cuore e passione.

Massima puntualità e serietà per soddisfare le vostre esigenze"

Contatti: 345 4239 640 - mail: bartolobasile74@gmail.com

Alcuni dei lavori realizzati di recente:





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Premio Internazionale letteratura italiana contemporanea 2024: Primo premio per La Greca con il volume inedito: "Cronache dalle isole. Vicende insolite tra mafiosi terroristi e traffici internazionali"


I territori delle Isole siciliane sono caratterizzati da una straordinaria dotazione di risorse storico-culturali di richiamo internazionale, eredità delle antiche civiltà che vi si sono stabilite e succedute. Nella seconda parte del Novecento in alcune di esse si sono verificati dei fatti di cronaca, dall’ultimo confinato politico nella Repubblica Italiana, alle battaglia contro i contrabbandieri, alla guerra non dichiarata della Libia di Gheddafi all’Italia, che hanno profondamente colpito l’opinione pubblica nazionale e che meritano di essere ricordati al grande pubblico nazionale. Lo storico e scrittore eoliano Giuseppe La Greca ha raccolto alcuni di questi nel volume "Cronache dalle isole. Vicende insolite tra mafiosi terroristi e traffici internazionali". Le isole protagoniste sono: 1971 Linosa, la mafia in casa; 1974 Pantelleria, metà isola è di Gheddafi?; 1975 Salina, il sindaco la dottoressa e un bikini di troppo; 1977 Favignana, fughe in prigione; 1978 Linosa, L’ultimo confinato politico; 1979 Ustica, battaglie con i contrabbandieri; LipariAlicudi, Stromboli, 1986 Lampedusa, la guerra di Gheddafi.

Il volume si è aggiudicato l'ambito Primo premio nella XII edizione del Premio Internazionale letteratura italiana contemporanea 2024. 
La premiazione si terrà il 7 giugno a Roma e sarà inserita nella campagna nazionale "Il maggio dei libri".
A Pino le nostre congratulazioni

Festeggiano il compleanno...

--- Katia Calenda, Raoul Raccuia, Mohamed Sammoudi, Veronica Gugliotta, Elisa Profilio, Melissa Stramandino, Pietro Giordano   


Felice 1° maggio dall'ANCR di Lingua (Salina)



La " Casa dell'orto " di Zaia Luana Gaetana, via Marina Garibaldi (Canneto)


La "Casa dell'orto"
 si arricchisce di nuovi arrivi e di ulteriori novità e a prezzi assolutamente competitivi.
In questo momento da noi trovi un vastissimo assortimento di piante e piantine da balcone e da appartamento, piantine aromatiche, tutto ciò che serve per la passione dell'orto, fiori recisi e sono appena arrivati i coniglietti nani e i criceti. Oltre naturalmente ai prodotti di sempre











Si realizzano composizioni floreali per ogni evenienza e a prezzi modici, addobbi per ogni tipo di cerimonia.


Si rilasciano preventivi 

La "CASA DELL'ORTO"  di Zaia Luana Gaetana, via Marina Garibaldi (Canneto). Telefoni 3331061296 - 3317637715

Il #pensiero di Don Bernardino Giordano: Mese mariano

Tatuaggio fa identificare uno dei cadaveri ritrovati nel mare delle Eolie

 Migranti, tatuaggio fa identificare uno dei cadaveri in mare


E' stata la foto del tatuaggio a forma di dragone, la cui immagine è stata diffusa dalla stampa, a permettere l'identificazione del cadavere di un uomo, in avanzato stato di decomposizione, trovato, il 13 aprile, dalla Capitaneria di porto di Milazzo, nella zona di mare tra l'isola di Vulcano e il promontorio di Capo Tindari del Comune di Patti (Messina). A contattare via social la Capitaneria è stato un cittadino tunisino che sembrerebbe essere il fratello dell'uomo, riconosciuto attraverso la foto del tatuaggio del dragone. L'uomo ha anche detto che il fratello aveva altri due tatuaggi, la tela di un ragno e uno scorpione, informazioni che finora non erano state diffuse dalla procura.

Prende così ancora più piede l'ipotesi, avanzata già nei primi giorni dopo il ritrovamento, che l'uomo facesse parte di un gruppo di 18 tunisini partiti dalla città di Biserta, fra il 5 e il 6 febbraio, e naufragati al largo della Sardegna. Del naufragio, il 23 marzo, aveva chiesto informazioni, inviando una mail alla Capitaneria di porto di Cagliari, il Consolato della Repubblica Tunisina di Roma che aveva allegato anche la lista dei nomi delle 18 persone scomparse. Indagini sono ancora in corso per accertare definitivamente l'identità del cadavere e, tramite la Capitaneria di Porto di Milazzo, la procura, guidata da Angelo Vittorio Cavallo, ha avviato contatti con il Consolato per avere ulteriori elementi utili ai fini dell'identificazione.

Altri tre cadaveri di tre uomini sono stati ritrovati fra il 17 marzo e il 19 aprile al largo delle isole Eolie e a Rodia (Messina). Anche in questo caso le procure competenti stanno svolgendo indagini per identificarli.

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1° maggio 2024: Al via da Canneto "Green Events" (video)

 

"Cartolina virtuale" dalle Eolie


 

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Oggi 1° maggio: San Giuseppe lavoratore

Nel Vangelo S. Giuseppe viene chiamato fabbro. Quando i Nazaretani udirono Gesù insegnare nella loro sinagoga, dissero di lui: « Non è Egli il figlio del legnaiuolo? ». E altra volta con stupore e disprezzo: « Non è costui il falegname? ».

Nessun dubbio quindi che S. Giuseppe non fosse un operaio vero, un lavoratore, un uomo di fatica. Si ritiene che sia stato falegname, e all'occasione anche fabbro, carpentiere, carradore. Maneggiava la pialla, la scure, la sega, il martello. Così tutti i giorni, dal mattino alla sera, per tutta la vita, faticando, sudando, consumando le forze.

Una delle raffigurazioni più frequenti del Santo Patriarca è quella in cui viene ritratto al banco con la pialla in mano e la sega accanto.

Uomo giusto, sapeva che il lavoro è legge per tutti. Non si ribellò, non si lamentò del suo mestiere, nè della fatica. Lavorò con assiduità, non di malavoglia, eseguendo bene, disimpegnando onestamente gli obblighi e i contratti.

Amò il lavoro. Nella sua umiltà non badò a tutte quelle ragioni che potevano parer buone e che avrebbero potuto indurlo a non occuparsi in cose materiali: l'essere discendente del grande Re Davide, l'essere sposo della Madre di Dio, il Padre putativo del Verbo Incarnato e la di lui guida. L'umiltà gli insegnò a conciliare la sua dignità con l'esercizio di un mestiere molto ordinario e faticoso.

Non si rammaricava di lasciare le sante conversazioni e la preghiera assieme a Gesù e Maria, che tanto consolavano ed elevavano il suo cuore, per attendere per lunghe ore ai lavori dell'officina.

Non ebbe mai la preoccupazione che gli mancasse il necessario. Non ebbe l'ansia e l'assillo di chi non ha fede in quella Provvidenza che sfama i passeri. Perciò, da uomo giusto, osservava esattamente il riposo settimanale del sabato prescritto da Dio agli Ebrei. Lasciava l'officina quando i doveri delle celebrazioni religiose glielo imponevano, o quando speciali voleri di Dio lo ispiravano a intraprendere dei viaggi.

S. Giuseppe non cercò nel lavoro il mezzo di soddisfare la cupidigia di guadagno o di ricchezza. Non fu un operaio incontentabile, pur essendo previdente. Non volle essere ricco, e non invidiò i ricchi. Sapeva essere sempre contento. Da uomo di fede trasformò la fatica quotidiana in un grande mezzo di elevazione, di merito, di esercizio di virtù.

Nutrire e crescere il Fanciullo Divino che si preparava a essere la vittima per la redenzione del mondo: questo era il motivo che rendeva sante e sommamente meritorie le fatiche di S. Giuseppe.

« Chi lo crederebbe? Un uomo acquista col sudore della sua fronte vestiario, nutrimento e sostentamento per il suo Dio! Mani consacrate, destinate a mantenere una vita così bella, quanto è glorioso il vostro ministero, e quanto mi sembra degna degli angeli la vostra sorte! Sudori veramente preziosi! » (Huguet). Col canto nel cuore e la preghiera sulle labbra, S. Giuseppe fu il più fortunato di tutti i lavoratori.

PRATICA. Stimiamo il lavoro. Lavoriamo con onestà, con diligenza, con pazienza, di buona voglia. Amiamo il lavoro. Santifichiamolo e rendiamolo meritorio vivendo abitualmente in grazia e offrendolo ogni giorno al Signore.

PREGHIERA. O Dio, Creatore delle cose, che hai stabilito la legge del lavoro al genere umano, concedici propizio che, sull'esempio e col patrocinio di S. Giuseppe, facciamo bene le opere che ci comandi e raggiungiamo il premio che prometti.

MARTIROLOGIO ROMANI. Solennità di san Giuseppe Lavoratore, Sposo della beata Vergine Maria, Confessore, Patrono dei lavoratori.

martedì 30 aprile 2024

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Lipari: Ufficio anagrafe chiuso il 3 maggio

Si porta a conoscenza della cittadinanza che nella giornata di venerdi 3 maggio 2024 l'Ufficio Anagrafe e Stato Civile rimarrà chiuso

A Lipari: Hotel Villa Augustus

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