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sabato 14 settembre 2013

Lipari: Un'altra cassaforte ha "preso il volo" con diecimila euro...e non solo

Si susseguono i furti nell'isola di Lipari con ladri che si sono “evoluti“ e diventati decisamente più audaci. L'ultimo colpo, in ordine di tempo, è stato effettuato nella località balneare di Canneto ai danni dell'hotel Mocambo ubicato sulla via Cesare Battisti. I ladri- si presume fossero almeno in due- dopo aver forzato un vetro di una delle porte (l'attività è ancora aperta e la si riteneva protetta da un sistema di videosorveglianza) sono penetrati all'interno della struttura e, dopo aver disattivato l'impianto di videosorveglianza, dalla direzione hanno portato via la cassaforte con circa diecimila euro. Si sono impossessati anche dei componenti lo stesso impianto di videosorveglianza, di un monitor, di uno stereo e delle casse acustiche. 
Ad accorgersi di quanto accaduto è stato al mattino il proprietario alzatosi per preparare le colazioni. 
Il furto, presumibilmente portato a compimento da chi conosceva direttamente o indirettamente l'ubicazione dell'impianto di videosorveglianza, potrebbe essersi verificato nell'arco di tempo che è andato tra le tre e le 6 del mattino. Immediata è scattata la denuncia ai carabinieri che hanno avviato, dopo una ricognizione sui luoghi, le indagini.. 
Ricordiamo, solo per restare all'ultimissimo periodo e basandoci sui furti denunciati all'Arma, che i ladri hanno portato via la cassaforte del comando vigili del comune di Lipari, con all'interno cinquemila euro, il furto dei preziosi in casa del vice-sindaco di Lipari, Gaetano Orto ( ma in questo caso si sarebbe individuato il responsabile), la rapina alle poste di Vulcano che ha fruttato circa settemila euro. 
Se a ciò si aggiunge il tentativo di affondamento, con contestuale distruzione del natante, operato nei giorni scorsi ai danni del titolare del lido “Blu Loungue” c'è decisamente da stare davvero poco tranquilli.. Lipari, e prima ce ne rendiamo conto è meglio è, non è più l'isola felice di una volta. Quella dove i nostri avi, uscendo di casa , lasciavano la porta aperta. 
Urge un netto e chiaro “giro di vite” che può avvenire dietro il potenziamento dei controlli e delle forze dell'ordine presenti sul territorio ed, ovviamente, attraverso la realizzazione di vere e proprie caserme in grado di ospitare un buon numero di tutori dell'ordine. 

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