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mercoledì 4 gennaio 2012

E' sbarcato a Lipari il colonnello Domizi per fare il punto e per congratularsi con i suoi uomini

E' sbarcato stamattina a Lipari alle 11 e 10, con il mezzo dell'Ustica Lines proveniente da Milazzo, il comandante provinciale dell'Arma, colonnello Claudio Domizi.
Al suo arrivo a Sottomonastero non ha voluto aggiungere altro a quanto dichiarato ieri a Messina in conferenza stampa e a margine della stessa. Ci ha fatto chiaramente capire che le indagini vanno avanti sia per accertare i motivi che hanno portato all'omicidio che per individuare eventuali complici del Cannistrà che rimane in stato di fermo a Gazzi. "Sono fiducioso - ci ha detto sull'operato dei miei uomini - e sono qui a Lipari principalmente per essere vicino a loro e complimentarmi per il lavoro certosino e non indifferente svolto in questi giorni".
Il colonnello Domizi ha poi raggiunto, unitamente al tenente Antonio Ruotolo, al maresciallo Francesco Villari e ad altri uomini dell'Arma, la caserma di Lipari.
Caserma dove ha fatto il punto della situazione, anche alla luce di ulteriori controlli e verifiche effettuate tra ieri e oggi, e principalmente incontrato i suoi uomini con i quali, come anticipato, si è complimentato.
Come anticipato le indagini per fare piena luce del delitto vanno avanti.
Nessun riscontro ufficiale - da parte dell'Arma - sulla presenza di una seconda persona sullo scenario del crimine. Ovviamente, legato a ciò, nessuna conferma su questo ipotetico soggetto del quale già da oggi circola il nome in paese.
Intanto a Messina Cannistrà, dopo l'ispezione corporale di ieri, effettuata per verificare la presenza di ferite sul corpo che possano essere collegate ad una colluttazione con la povera Eufemia Biviano,sarà sottoposto domani all'interrogatorio per la convalida del fermo da parte del magistrato inquirente, alla presenza dei legali Gaetano Orto e Luca Frontino.
 Per concludere una precisazione. Questo giornale, così come questo direttore e Teleisole, siamo stati accusati di aver fatto passare per delinquenti tutti coloro che sono stati sottoposti all'esame del DNA. Cosa assolutamente falsa ed infondata. Ci siamo limitati a leggere un comunicato ufficiale emesso dall'Arma (Comando Provinciale) che in riferimento al prelievo di DNA diceva testualmente così "sono stati prelevati campioni salivari di oltre 60 persone, tutte comprese in un’ampia rosa di soggetti ritenuti, a vario titolo, sospetti alla luce dei copiosi elementi raccolti dai vari team di investigatori nel quadro di attività condotte secondo le tradizionali procedure e metodiche info-investigative".
Nelle foto (diritti riservati): l'arrivo a Sottomonastero e in caserma a Lipari

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