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sabato 27 aprile 2024
"Eoliani che non ci sono più" - 4° Filmato (durata 7 minuti circa)
Spazio dedicato alla commemorazione dei nostri cari defunti.
Ricordiamo che sono slide fotografiche realizzate da tempo, motivo per il quale non è possibile aggiungere foto
Le vie del 25 aprile: Iniziativa perfettamente riuscita nonostante l'inclemenza del tempo
Il Magazzino di Mutuo Soccorso ringrazia tutti coloro che, anche sfidando la pioggia e le temperature non primaverili, hanno partecipato numerosi alla passeggiata antifascista dello scorso 25 Aprile, 79° anniversario della Liberazione dal nazifascimo.Lipari, isola di confino durante il ventennio, si trasformò in vivaio di antifascismo, laboratorio politico di insurrezione e organizzazione della Resistenza.
Qui si incontrarono intellettuali, politici e futuri partigiani; qui nacquero e furono messe per iscritto idee e nuove rotte possibili per liberare l’Italia; è da qui che, a bordo di un motoscafo, Lussu fuggì con Rosselli e Nitti, in quella gloriosa e rocambolesca notte senza luna del 27 luglio 1929, per unirsi alla Resistenza, che intanto andava organizzandosi e strutturandosi fuori dall’Italia.
Strade, vicoli e sentieri, case e portoncini, pollai e scorci sul mare: ancora oggi sono tanti i luoghi, alcuni apparentemente improbabili, che ci raccontano di una Lipari a due facce; quella fascistizzata dove ogni movimento, passo o sussurro non sfugge alle camicie nere, e quella che lentamente e sotto voce sta scrivendo, tramando e riorganizzando quel futuro libero che oggi abitiamo.
Grazie a Giuseppe La Greca e al Centro Studi la nostra passeggiata ha attraversato proprio quei luoghi simbolo del confino fascista; ha sostato davanti alle case abitate dai partigiani, più illustri e meno illustri, davanti alle garitte e alle caserme, per ascoltare aneddoti e piccoli pezzi di Storia.
In alcune di queste tappe il Magazzino ha esposto, alla presenza del vicesindaco Saverio Merlino e dell’assessore Gianni Iacolino, delle targhe commemorative, realizzate da Eolie Punto Arte di Paolo Mezzapica, che speriamo possano essere apposte al più presto, per ricordare anche con la toponomastica e attraverso i muri l’orrore del fascismo e la bellezza della nostra Resistenza.
Chiedendo ufficialmente di rinominare alcuni vicoli, cancellare vecchi toponimi fascisti, apporre targhe commemorative e, finalmente, dedicare una via a Giuseppe Persiani, il Magazzino si impegna far sì che la passeggiata del 25 aprile diventi un percorso permanente, di memoria e antifascismo.
Eolie, operazione dei carabinieri: 5 giovani segnalati per droga e 10 persone denunciate per reati vari tra i quali l'asportazione di sabbia
COMUNICATO - Nella giornata della festa della liberazione del 25 aprile, i Carabinieri delle Eolie in collaborazione con la Compagnia di Milazzo hanno predisposto straordinari servizi di controllo del territorio ad “alto impatto” su tutto il territorio dell’arcipelago eoliano. Sono stati pertanto potenziati i servizi con pattugliamenti e posti di controllo, attuati anche nelle ore notturne, volti alla prevenzione e contrasto dei reati, con riferimento ai delitti predatori, all’uso e allo spaccio di stupefacenti, alle violazioni al Codice della Strada e alle condotte illecite che possono pregiudicare la sicurezza dei cittadini.
Nell’ambito delle verifiche stradali, i militari dell’Arma hanno controllato più di 250 persone e oltre 170 veicoli con la contestuale contestazione di numerose violazioni al Codice della Strada tra cui guida sotto l’influenza alcolica, mancato uso del casco, mancata copertura assicurativa e altro ancora. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale i Carabinieri di Vulcano hanno denunciato una 21 enne, alla guida di un’autovettura, per rifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti, mentre i militari di Stromboli hanno proceduto nei confronti di un cittadino straniero per molestia o disturbo alle persone.
Nell’ambito dei servizi antidroga, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di quasi 5 grammi di hashish. Cinque giovani sono stati invece segnalati alla Prefettura di Messina quali assuntori di droghe con sequestro di dosi di hashish, cocaina e marijuana.
Durante il servizio i Carabinieri del Posto Fisso di Panarea hanno altresì denunciato un uomo per omessa custodia di armi e una donna per detenzione abusiva di armi, in quanto trovata in possesso di un fucile da caccia, illecitamente detenuto. A Stromboli e Vulcano i Carabinieri delle locali Stazioni, nell’ambito di verifiche ambientali, hanno deferito rispettivamente due persone per furto aggravato, poiché sorprese, sull’Isola di Stromboli, ad asportare sabbia dalla battigia di proprietà del demanio marittimo, e tre proprietari di terreni su Vulcano, per abbandono di rifiuti, consistenti in carcasse di autovetture.
Nell’ambito delle verifiche stradali, i militari dell’Arma hanno controllato più di 250 persone e oltre 170 veicoli con la contestuale contestazione di numerose violazioni al Codice della Strada tra cui guida sotto l’influenza alcolica, mancato uso del casco, mancata copertura assicurativa e altro ancora. Con riferimento ai reati connessi alla circolazione stradale i Carabinieri di Vulcano hanno denunciato una 21 enne, alla guida di un’autovettura, per rifiuto di sottoporsi all’accertamento dell’uso di sostanze stupefacenti, mentre i militari di Stromboli hanno proceduto nei confronti di un cittadino straniero per molestia o disturbo alle persone.
Nell’ambito dei servizi antidroga, i Carabinieri della Stazione di Lipari hanno deferito all’Autorità Giudiziaria un uomo per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, poiché trovato in possesso di quasi 5 grammi di hashish. Cinque giovani sono stati invece segnalati alla Prefettura di Messina quali assuntori di droghe con sequestro di dosi di hashish, cocaina e marijuana.
Durante il servizio i Carabinieri del Posto Fisso di Panarea hanno altresì denunciato un uomo per omessa custodia di armi e una donna per detenzione abusiva di armi, in quanto trovata in possesso di un fucile da caccia, illecitamente detenuto. A Stromboli e Vulcano i Carabinieri delle locali Stazioni, nell’ambito di verifiche ambientali, hanno deferito rispettivamente due persone per furto aggravato, poiché sorprese, sull’Isola di Stromboli, ad asportare sabbia dalla battigia di proprietà del demanio marittimo, e tre proprietari di terreni su Vulcano, per abbandono di rifiuti, consistenti in carcasse di autovetture.
Festeggiano il loro compleanno ...
... Vanessa Lombardo, Francesco Giunta, Valentina Aliberti, Immacolata Barbuto, Sara Paratore, Giuseppe La Cava, Fabio Bonfante, Santino Amoroso
Ricordando... Marcello D'Albora
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.
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Precisiamo al fine di non volere sembrare scortesi in caso di mancata pubblicazione che tutti i servizi, ad eccezione di ricerca e offerta lavoro (pubblicazione x48 ore) , ritrovamento o smarrimento di qualsiasi cosa, sono a pagamento.
Questo poichè il nostro giornale non usufruisce di contributi pubblici e si sostiene solo con il provento delle pubblicità che gli amici inserzionisti ci concedono.
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Oggi, 27 aprile: Santa Zita
Nel linguaggio medievale, « zita » equivaleva a quella che, nei dialetti toscani, è ancora detta « cita » o « citta ». Voleva dire cioè « ragazza », e il diminutivo di quel termine esiste ancora nel vocabolario italiano: « zitella », cioè non maritata.
Santa Zita è dunque la santa ragazza, ed è l'unica Santa di questo nome che ancora viene ripetuto in Toscana, e specialmente in Lucchesia. Santa Zita, infatti, è la Santa di Lucca, e già Dante, per indicare i magistrati della città di Lucca, parlava degli « anziani di Santa Zita ».
Zita era nata vicino a Lucca, a Monsagrati, nel 1218, in una famiglia contadina. Non ebbe nessuna particolare istruzione, ma fin da bambina si dette una regola di condotta religiosa chiedendosi semplicemente: « Questo piace al Signore? Questo dispiace a Gesù? ». Con questa linea di condotta crebbe devota e utile, aiutando i genitori a vendere in città i prodotti dei loro campi. A 18 anni entrò a servizio, a Lucca, nella casa dei Fatinelli, anzi nel palazzo di quella famiglia, che era una delle più ricche della città.
Le tentazioni della città avrebbero potuto aver facile presa nell'anima della semplice campagnola, ma la linea di condotta impostasi dalla fanciulla, pur nella sua ingenuità, non consentiva né errori né distrazioni. « Questo piace a Gesù? E questo gli dispiace? ».
E piaceva a Gesù che ogni mattina, con il permesso della padrona, Zita si recasse in chiesa, mentre tutti gli altri ancora dormivano. E poi accudisse puntualmente, prima di tutti e meglio di tutti, alle pesanti incombenze casalinghe, alle quali si dedicavano le donne di quei tempi. Ma fu soprattutto la straordinaria generosità verso i poveri che costituì il più delicato profumo della santità della servetta. Ogni venerdì, ella, la più fidata tra le domestiche, aveva il compito di distribuire le elemosine ai poveri. E trovava sempre il modo di aggiungervi qualcosa di suo, risparmiato sul magro cibo, sullo scarso salario e sul modestissimo vestiario. Presto il padrone sospettò che Zita donasse ai poveri più di quanto egli aveva disposto. Era vero, ma quel di più non apparteneva a lui. Rappresentava il superfluo della sua serva incredibilmente sobria.
Un giorno, incontrando Zita con il grembiule gonfio di alimenti, le chiese severamente che cosa portasse. « Fiori e fronde », rispose la ragazza. Disciolto il grembiule. ne caddero davvero fiori e fronde, miracolosi simboli della carità e della generosità, impersonata da Santa Zita. Sempre più amata, rispettata e venerata, visse nella casa dei Fatinelli fin verso i sessant'anni, considerandosi nient'altro che un'umile, obbediente e devota serva. Soltanto dopo la sua morte i cittadini di Lucca le tributarono onori come a una grande Santa, e gli stessi magistrati della città non disdegnarono di essere indicati come « gli anziani di Santa Zita », senza che facesse velo al loro orgoglio l'umile condizione della Santa servetta, delicato fiore della città gentile.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lucca, santa Zita, vergine, che, di umili natali, fu per dodici anni domestica in casa della famiglia Fatinelli e in questo servizio perseverò con straordinaria pazienza fino alla morte.
Santa Zita è dunque la santa ragazza, ed è l'unica Santa di questo nome che ancora viene ripetuto in Toscana, e specialmente in Lucchesia. Santa Zita, infatti, è la Santa di Lucca, e già Dante, per indicare i magistrati della città di Lucca, parlava degli « anziani di Santa Zita ».
Zita era nata vicino a Lucca, a Monsagrati, nel 1218, in una famiglia contadina. Non ebbe nessuna particolare istruzione, ma fin da bambina si dette una regola di condotta religiosa chiedendosi semplicemente: « Questo piace al Signore? Questo dispiace a Gesù? ». Con questa linea di condotta crebbe devota e utile, aiutando i genitori a vendere in città i prodotti dei loro campi. A 18 anni entrò a servizio, a Lucca, nella casa dei Fatinelli, anzi nel palazzo di quella famiglia, che era una delle più ricche della città.
Le tentazioni della città avrebbero potuto aver facile presa nell'anima della semplice campagnola, ma la linea di condotta impostasi dalla fanciulla, pur nella sua ingenuità, non consentiva né errori né distrazioni. « Questo piace a Gesù? E questo gli dispiace? ».
E piaceva a Gesù che ogni mattina, con il permesso della padrona, Zita si recasse in chiesa, mentre tutti gli altri ancora dormivano. E poi accudisse puntualmente, prima di tutti e meglio di tutti, alle pesanti incombenze casalinghe, alle quali si dedicavano le donne di quei tempi. Ma fu soprattutto la straordinaria generosità verso i poveri che costituì il più delicato profumo della santità della servetta. Ogni venerdì, ella, la più fidata tra le domestiche, aveva il compito di distribuire le elemosine ai poveri. E trovava sempre il modo di aggiungervi qualcosa di suo, risparmiato sul magro cibo, sullo scarso salario e sul modestissimo vestiario. Presto il padrone sospettò che Zita donasse ai poveri più di quanto egli aveva disposto. Era vero, ma quel di più non apparteneva a lui. Rappresentava il superfluo della sua serva incredibilmente sobria.
Un giorno, incontrando Zita con il grembiule gonfio di alimenti, le chiese severamente che cosa portasse. « Fiori e fronde », rispose la ragazza. Disciolto il grembiule. ne caddero davvero fiori e fronde, miracolosi simboli della carità e della generosità, impersonata da Santa Zita. Sempre più amata, rispettata e venerata, visse nella casa dei Fatinelli fin verso i sessant'anni, considerandosi nient'altro che un'umile, obbediente e devota serva. Soltanto dopo la sua morte i cittadini di Lucca le tributarono onori come a una grande Santa, e gli stessi magistrati della città non disdegnarono di essere indicati come « gli anziani di Santa Zita », senza che facesse velo al loro orgoglio l'umile condizione della Santa servetta, delicato fiore della città gentile.
MARTIROLOGIO ROMANO. A Lucca, santa Zita, vergine, che, di umili natali, fu per dodici anni domestica in casa della famiglia Fatinelli e in questo servizio perseverò con straordinaria pazienza fino alla morte.
venerdì 26 aprile 2024
"Eoliani che non ci sono più" - 3° Filmato (durata 5 minuti circa)
Riproponiamo le pubblicazioni di "Eoliani che non si sono più"....dedicate ai nostri concittadini che ci hanno lasciato.
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sin dal 1981, anno della sua costituzione. La Ditta produce, confeziona e
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sue peculiari caratteristiche ha infatti recentemente ottenuto il
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Fiamme nella notte a Filicudi: un incendio di probabile natura dolosa ha distrutto l'imbarcazione, denominata Aurora, di proprietà di Stefano Cappadona. Distrutto anche il motore da 150 cavalli. Seriamente danneggiati il camion sul quale si trovava, così come il carrello.
È accaduto a Pecorini.
Le fiamme hanno rischiato di estendersi alla vegetazione circostante. Provvidenziale l'intervento di alcuni isolani e dei carabinieri. Questi ultimi hanno avviato le indagini per fare piena luce sull'accaduto.
I danni sarebbero ingentissimi.
Ricordando... Antonio Biviano
Le foto sono pubblicate, in modo casuale e gratuitamente, dal direttore e non su richiesta dei lettori. Anniversari, ricordi, commemorazioni con foto a vostra scelta sono a pagamento. Il costo è di euro 15 a pubblicazione, 20 euro con foto.
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